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  • Immagine del redattoreMassimo

Il Barocco Siculo - Noto

Aggiornamento: 28 mar 2022


La Noto che vediamo oggi è stata fondata solo dopo il terremoto del 1693, mentre la Noto vecchia si trovava 8Km più a nord sul monte Alveria, secondo lo storico Diodoro Siculo. "Neeton" fu fondata nel 448 dC da Ducezio, uomo dotato di grande carisma e che riuscì a conquistare l'anima dei Siculani fondando una colonia di Siculi provenienti da Nea. Durante questo periodo si oppose ai Greci mentre con l'avvento dei Romani riuscì a far loro ottenere il proprio senato. Verso la fine dell'epoca romana venne edificata la Villa Romana del Tellaro, di cui ancora oggi siamo testimoni. Con l'arrivo dei Bizantini arrivarono anche le prime chiese. Mentre gli Arabi, vista la sua importanza strategica, la fortificarono, organizzarono l'agricoltura e avviarono la produzione della seta. Con l'occupazione del Gran Conte Ruggero d'Altavilla sorsero le prime chiese cristiane, mentre durante il periodo del Conte Isinbardo Morengia fu eretto il monastero cistercense di Santa Maria dell'Arco. Il Duca Pietro d'Aragona, fratello del Re, fece erigere nel 1431 la Torre Maestro del Castello di Noto Antica. Nel 1693 un devastante terremoto distrusse la città e si decise di ricostruirla in un altro luogo. Hanno partecipato personaggi da tutta Europa. Al di là dell'impianto urbanistico, vale la pena notare che la città attuale è il risultato dell'opera di molti architetti (Rosario Gagliardi, Paolo Labisi, Vincenzo Sinatra, Antonio Mazza), capimastri e scalpellini, che per tutto il Settecento realizzarono questa eccezionale opera urbanistica ambiente.

L'odierna Noto è definita la capitale del Barocco, ed è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2002.

Ma Noto è famosa anche per i suoi vini, come il Moscato di Noto Doc, il Noto rosso Doc, o il Nero D'avola, anche lui Doc. Questi vini sono ancora più buoni se abbinati ai prodotti della terra che offre questa parte di Sicilia. Se ti ritrovi a passare da queste parti, assaggia il vino Dolce Nero. Pur non essendo un Doc, vale la pena assaggiarlo. È un vino da dessert prodotto con uve Nero D'Avola appassite al sole, la stessa tecnica utilizzata per produrre il Passito. Visita il bar ristorante, Anche gli Angeli, che è stato costruito sotto una chiesa, qui lo troverai sicuramente.

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