top of page
logo CasaCifali

Casa Cifali

CIR 19083097B400188. CIN IT083097B4VO4O7KZ4

The Sicilian Trails

Choose Your Room

  • Immagine del redattore: Massimo
    Massimo
  • 5 lug 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 mar 2022


La Noto che vediamo oggi è stata fondata solo dopo il terremoto del 1693, mentre la Noto vecchia si trovava 8Km più a nord sul monte Alveria, secondo lo storico Diodoro Siculo. "Neeton" fu fondata nel 448 dC da Ducezio, uomo dotato di grande carisma e che riuscì a conquistare l'anima dei Siculani fondando una colonia di Siculi provenienti da Nea. Durante questo periodo si oppose ai Greci mentre con l'avvento dei Romani riuscì a far loro ottenere il proprio senato. Verso la fine dell'epoca romana venne edificata la Villa Romana del Tellaro, di cui ancora oggi siamo testimoni. Con l'arrivo dei Bizantini arrivarono anche le prime chiese. Mentre gli Arabi, vista la sua importanza strategica, la fortificarono, organizzarono l'agricoltura e avviarono la produzione della seta. Con l'occupazione del Gran Conte Ruggero d'Altavilla sorsero le prime chiese cristiane, mentre durante il periodo del Conte Isinbardo Morengia fu eretto il monastero cistercense di Santa Maria dell'Arco. Il Duca Pietro d'Aragona, fratello del Re, fece erigere nel 1431 la Torre Maestro del Castello di Noto Antica. Nel 1693 un devastante terremoto distrusse la città e si decise di ricostruirla in un altro luogo. Hanno partecipato personaggi da tutta Europa. Al di là dell'impianto urbanistico, vale la pena notare che la città attuale è il risultato dell'opera di molti architetti (Rosario Gagliardi, Paolo Labisi, Vincenzo Sinatra, Antonio Mazza), capimastri e scalpellini, che per tutto il Settecento realizzarono questa eccezionale opera urbanistica ambiente.

L'odierna Noto è definita la capitale del Barocco, ed è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2002.

Ma Noto è famosa anche per i suoi vini, come il Moscato di Noto Doc, il Noto rosso Doc, o il Nero D'avola, anche lui Doc. Questi vini sono ancora più buoni se abbinati ai prodotti della terra che offre questa parte di Sicilia. Se ti ritrovi a passare da queste parti, assaggia il vino Dolce Nero. Pur non essendo un Doc, vale la pena assaggiarlo. È un vino da dessert prodotto con uve Nero D'Avola appassite al sole, la stessa tecnica utilizzata per produrre il Passito. Visita il bar ristorante, Anche gli Angeli, che è stato costruito sotto una chiesa, qui lo troverai sicuramente.

  • Immagine del redattore: Massimo
    Massimo
  • 4 lug 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 28 mar 2022


Affacciandosi da uno dei tanti luoghi d'interesse che caratterizzano la città di Taormina, troverai sicuramente uno scenario unico come molti scrittori hanno descritto. Una delle tante cose che la rendono speciale è senza dubbio la baia di Giardini Naxos, ed è di questa cittadina che oggi vi voglio parlare. Questo piccolo lembo di terra che costeggia lo Ionio con il suo porticciolo forma questa graziosa baia, con alle spalle verdi montagne che scendono fino al mare. Di notte questo piccolo villaggio di pescatori visto da Taormina con le sue luci calde e tremolanti che si riflettono nell'acqua crea uno spettacolo unico per tutti noi, facendoci stare a bocca aperta davanti a tanto splendore.

Nella località di Giardini-Naxos, nei pressi di Capo Schisò, nel 734 aC i coloni fondarono una delle prime colonie greche in Sicilia. Alla nuova colonia fu dato il nome di Naxos in quanto isola omonima nel Mar Egeo. Pur rimanendo un centro di modeste dimensioni, mantenne il suo valore simbolico, poiché fu eretto un altare in onore di Apollo Arcageta, e fù il punto di partenza degli ambasciatori greci per tornare in madrepatria.

Durante la guerra del Peloponneso Naxos si schierò con Atene, ma quando nel 413 aC una spedizione militare Ateniesi diretta verso la Sicilia fallì, il tiranno siracusano Dionisio il Vecchio rase al suolo la città e costruì sull'altura sopra di essa Tauromenion (Taormina). La terra fu donata ai Siculi e gli abitanti furono venduti come schiavi.

Tra le cose da fare a Giardini Naxos oltre al mare c'è il Castello di Schisò che si affaccia sulla baia di Giardini Naxos, edificato a cavallo tra XIII e XIV secolo. Costruito nella sua forma attuale su uno sperone roccioso formato da una colata lavica di età preistorica, il nome Schisò deriva dalle parole arabe, Al Qusus, che significa seno o petto e identifica i due vulcani su cui poggiano le fondamenta. Le formazioni sono visibili dal prospetto frontale. Tra le altre cose da vedere c'è il Parco Archeologico di Naxos.

Taormina, Vacanza, Holiday, Sicilia, Sicily, food, vino, wine, beaches, spiaggia, excursion, art, facility, friendly, immersion, dove, travel, dormire, booking, prenota, transfer, natura, storia, history, hiking, tracking, best, migliore, artisti, legend, legende, curiosità, locals, blog, sentieri, siciliani, cultura, school, experience

bottom of page